Un sito più sociale è un sito più efficace.

Nel 2009 abbiamo affrontato lo stesso tema nell’articolo “Il tuo sito web è efficace?”. Ma da allora di cose ne sono cambiate.
Alcuni principi sono ancora validi, ma vediamo cosa è cambiato.

Per valutare l’efficacia di un sito web oggi (fine 2012) dobbiamo osservare ancora questi elementi:

  1. la struttura del sito, dai contenuti alla grafica
  2. la visibilità sul web, attraverso motori di ricerca e strumenti di web marketing
  3. le conversioni dei visitatori in contatti effettivi (che compreranno, si iscriveranno alla newsletter, ecc.)

Cosa è cambiato dopo 3 anni?

I social network hanno preso piede, si sono moltiplicati regalandoci nuove opportunità, creando anche un pò di confusione.
La rivoluzione è ancora nelle mani di Facebook, che detta le regole e ci costringe a costruire dei siti “Social Friendly” che vivono e crescono a stretto contatto con il principale social network del mondo, ma non dimentichiamoci degli altri: Twitter, Youtube, Pinterest ecc.

Costruire un sito Social Friendly

I principali suggerimenti sono:

  • arricchire l’home page dei bottoni che linkano a tutti i canali sociali dell’azienda
  • inserire il tasto “Mi Piace”, che permette di diventare fan della vostra pagina direttamente dal sito web dell’azienda
  • se parliamo di un blog o di un e-commerce, permettere all’utente di registrarsi automaticamente tramite le credenziali di accesso del suo profilo Facebook
  • se esiste, sostituire la funzionalità dei commenti standard con quella di Facebook
  • integrare in ogni pagina del vostro sito o post del blog le opportune funzionalità di ricondivisione sociale
  • all’occorrenza interfacciare  i contenuti del sito con la Bacheca (oggi Diario) , con i  Tab della vostra Fanpage e con gli altri social network

Quali sono i vantaggi dell’integrazione sociale?

  • dirottamento di traffico di qualità dai social sul sito e viceversa, solo il sito web può contenere un esaustivo approfondimento su un argomento lanciato da un post sui social
  • stimolazione virale: ad es. quando clicchi “mi piace” o commenti un articolo su un blog, l’azione sarà resa pubblica nella bacheca di Facebook
  • raggiungere gli utenti “social dipendenti”, che diversamente non potresti raggiungere, i quali una volta arrivati sul sito si “sentono a casa”
  • rendere meno traumatico il passaggio dal social network al sito web
I commenti nel sito, opportunità virali

 

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