Conclusa la sperimentazione del regolamento di concessione d’uso, parte la campagna di adesione per le imprese che potranno usare il marchio per identificare le loro produzioni.

Le imprese agricole e agroalimentari, sia singole che associate, potranno utilizzare il marchio Prodotti di Puglia per identificare le loro produzioni a tracciabilità di filiera pugliese, con notevoli vantaggi, in termini di promozione e valorizzazionesul mercato. Per farlo, occorre aderire al regolamento d’uso del marchio, pubblicato dall’UE lo scorso anno e già sperimentato su uva da tavola, ciliege, asparagi ,agrumi e carciofi. Nel progetto di adesione al marchio, sono coinvolte le filiere, che compongono gran parte del paniere dei prodotti pugliesi: lattierocasearia, zootecnica da carne, ortofrutta, cerealicola(pane, pasta e prodotti daforno), florovivaistica.

Nei prossimi giorni, partirà una tornata di seminari tecnici con i principali referenti delle filiere, che in sinergia con l’Ufficio Qualità dell’assessorato regionale alle Risorse agroalimentari promuoveranno presso le aziende pugliesi l’adesione al marchio. A dicembre, in fine, il convegno conclusivo a carattere regionale, dove saranno invitati esperti e tecnici, per lanciare ufficialmente il marchio e sensibilizzare anche i consumatori sui vantaggi che deriveranno dali’ ingresso sul mercato di “Prodotti di Puglia”.

Per chi acquista, infatti, il marchio, sarà garanzia di qualità e di provenienza rigorosamente da filiera pugliese, mentre per chi produce significherà aderire alla strategia regionale di valorizzazione della produzione di qualità.”Attraverso il marchio – spiega l’assessore regionale Dario Stefano – intendiamo promuovere e sostenere la produzione, la valorizzazione e la diffusione dei prodotti agroalimentari realizzati in Puglia.

Il marchio da un lato garantisce la qualità delle produzioni, dall’altro consente alle imprese del settore di differenziare i propri prodotti sul mercato. Il Made in Puglia agroalimentare esercita un appeal straordinario, poiché è sinonimo di gusto, qualità e sicurezza alimentare. Ora, con il marchio, possiamo identificare meglio il nostro paniere, proteggendolo anche dalla concorrenza sleale di prodotti stranieri spesso spacciati per pugliesi, e nello stesso tempo garantire il consumatore su qualità e provenienza geografica e s0stenere le Imprese nella promozione dei nostri prodottisui mercati. E’una straordinaria opportunità di crescita”.

Maggiori informazioni su: www.regione.puglia.it

fonte: Salento in Tasca

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